Sono arrivati, via pec, questa volta contemporaneamente, tre nuovi provvedimenti definitivi di rigetto.
Le esclusioni sono fondate sui medesimi motivi delle due precedenti, si tratta, infatti, di danneggiati talassemici ai quali vengono contestati prescrizione ed evento trasfusionale ante 1978.
Tutti e tre i preavvisi di rigetto erano giunti allo Studio in data 15/02/2013, successivamente erano state inviate le controdeduzioni.
Il giudizio risarcitorio è in primo grado ed è pendente per tutti gli esclusi.
La causa civile era stata instaurata prima del 31 dicembre 2007.
Il numero di protocollo dei provvedimenti definitivi è:
RIDAB 3945 del 14/05/2013, RIDAB 3946 del 14/05/2013, RIDAB 3947 del 14/05/2013
Il numero di protocollo dei rispettivi preavvisi di rigetto è:
RIDAB 1465 del 15/02/2013, RIDAB 1466 del 15/02/2013, RIDAB 1463 del 15/02/2013
Se pur ogni commento appare superfluo, vorrei riportare le eloquenti parole di uno dei miei assistiti: “dopo quasi dieci anni di causa, dopo decine di riunioni al Ministero, dopo le vane rassicurazioni dei politici di turno, dopo un iter amministrativo degno di un libro di Kafka, dopo pagine e pagine di controdeduzioni, alla fine ci hanno liquidato con un provvedimento in puro burocratese di non più di quattro righe, inviato via pec, tutto questo è vergognoso e non è degno di uno Stato di Diritto”.
Sottoscrivo.
Sabrina Cestari